La nostra vita è un insieme di infinite possibilità, s'incastrano, le une con le altre, ad ogni battito, in ogni istante. Così, mentre ora sono qui e scrivo, nello stesso modo potrei essere altrove e fare altro, incontrare altro. Quindi in questo istante ho scelto di prestare ascolto a quello che sento, fermarlo con le parole, per definirne i contorni. Come un dipinto, un quadro, un disegno. Ed ho "scelto" che valesse la pena di farlo. Ho scelto.
In realtà il pensiero aveva scavato più a fondo ed aveva creato note sullo smartphone ognuna delle quali s'inseriva in un risvolto, sondava un aspetto, un stato d'animo, una lezione forse d'apprendre ancora. Come mille tasselli di un puzzle variopinto dove qualcuno arrivava ad aggiungere, levare, a mescolar colori.
Senza accorgersene un'altra nota stava prendendo forma sotto le sue mani.
Si pose dinanzi al puzzle, inginocchiata lì di fronte, con determinazione e con amore ci passò le mani sopra, come a spostare via la sabbia depositata sulla superficie, e ci levò quello che soffocava il cuore. E ci versò i colori, quelli suoi.
Senza accorgersene un'altra nota stava prendendo forma sotto le sue mani.
Si pose dinanzi al puzzle, inginocchiata lì di fronte, con determinazione e con amore ci passò le mani sopra, come a spostare via la sabbia depositata sulla superficie, e ci levò quello che soffocava il cuore. E ci versò i colori, quelli suoi.
Gabriella Dell'Aria
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