Eccoci qua come ai tempi della scuola dinanzi una pagina bianca e l'incertezza, l'amletico dubbio: COME INIZIARE? Sicuramente voglio dirti CIAO, che tu sia casualmente transitato di qua o già mio amico, qualunque sia il tuo pensiero, la certezza di questo saluto ce l'ho.
Di certezza ne ho anche un'altra, se sono qui, se ho deciso di "mettere in rete" parte di quello che scrivo è proprio per arrivare da te, per il desiderio di comunicare e condividere insito nell'essere umano, perché ho deciso di "tirare fuori dal cassetto i miei fogli" ed esporli alle tue critiche, al giudizio che se vuoi puoi lasciare sotto ogni mio post, per incontrare e conoscere amici.
In questo blog troverai alcune poesie, racconti brevissimi che durano il tempo di alcuni "morsi" ad un frutto, la sfida mia personale a Flaubert, una storia da "prendere un morso per volta": terza certezza... e dire che a me ne sarebbe bastata una! Ho cominciato; così adesso spero di rincontrarti al più presto.

Gabriella

giovedì 26 agosto 2021

L'immaginario muro di alcune paure

 #Oggiilbuongiornoprofuma di muri abbattuti, che chi se ne frega quanto pensassi ci volesse ad abbatterli, in realtà erano inesistenti, inconsistenti, in realtà erano frutto di vecchie paure, e quando ho iniziato a capirlo, a vederli per quello che erano, eccoli svaniti e tornati al loro giusto ruolo.

Ma anche le paure possono arrivare per ricordarci chi siamo,  per ricordarci come e quando loro sono nate. E mentre ci parlano di chi possiamo diventare se le ascoltiamo, in realtà aprono uno scenario su chi siamo perché in fondo lasciano una piccola lampada accesa a illuminarci. Bisogna avere solo voglia di vedetla, di cercarla. Che si voglia scavalcare il muro o che lo si voglia abbattere per sempre. 

Io ho scelto la seconda strada, che a furia di scavalcarlo a volte me lo sono ritrovato poi davanti, forse giravo in tondo, forse era lui a spostarsi per ricordarmi che andava demolito.

Abbiamo lavorato insieme, lui ed io, frapposti all'apparenza ma invece legati da quel messaggio, da quel lavoro da compiere. Poi ognuno per la propria strada. 

Le cose appaiono diverse a seconda della prospettiva da cui le guardi, e mi era stato detto e gridato che quello che mi sembrava muro alto e spesso in realtà non era niente, non era muro e neanche un piccolo gradino, ma strada spianata senza alcun ostacolo. Ma una paura antica gridava forse più forte, s'agitava, vestiva la strada d'abiti non suoi ma che pure, per quella paura che tornava, come ombre cinesi, cambiava forma alla realtà come in delirio. 

Fino a riappropriarmi di me stessa, fino a quando l'ho vista bene in faccia, con la sua arrogante presunzione, eppure sorrideva e aspettava,

Grazie, per essere tornata fino ad ora, grazie per aver indugiato ed essere tornata fino alla fine, grazie per non esserti nascosta, per aver gridato, per aver lontanamente acceso una candela a fare luce indietro, grazie per aver portato alla memoria chi sono, grazie, ho abbattuto il muro e scaraventato lontano ogni sua parte, nel lancio ogni parte si è dissolta.

Buongiorno d'Amore a tutti, umani e non ❤️

Gabriella Dell'Aria 26.08.2021