Riecheggia, da un tempo non troppo lontano, una voce; sull'onda delle sue note mi accorgo di essere oltre, in un tempo fuori dal vecchio tempo, nel nuovo da scrivere, nel respiro di questo presente che amo e respiro a mia volta. Mentre la mente tace e parla il cuore; mi porta su lidi esplorati che sembrano nuovi, mi accorgo che amo anche essi, amo ciò che hanno fatto, il sentiero, la strada; mi porta su nuovi e ancora inesplorati spazi, sperimento, guardo con i miei occhi che vanno ben oltre, indomabile intimo mio che sente e scavalca fino ad essere oltre. Mi fermo eppure continuo il mio viaggio. Respiro qualche istante a braccia aperte, gli occhi s'inebriano di ogni bellezza ch'è intorno e che giunge al mio cuore. Mi accorgo che quella musica è dentro di me, mi fermo, la suono, pur non sapendolo io la suono, o forse piuttosto è lei che suona me, come con ogni altro possibile strumento creato, passa, vibra, suona, si accorda con tutto il resto, in una meraviglia che non ha parole. Come nastri variopinti, meglio, come voli...di farfalle, di uccelli, tutti variamente dipinti da quell'artista massimo del Tutto, della perfezione, danzano ogni possibile danza su nel cielo, dall'estensione bassa alla più alta, in questo cielo pieno d'ogni bene, vivono ed amano.
Arriva, silenziosa, la solita lacrima, sembra mettere punto, suggellare, per stamattina sei arrivata dove dovevi arrivare, sembra dire. Ti ho fatto sentire, vedere, toccare quell'oltre in cui ti volevo portare, continua a dire, e questa volta anche la mia vocina ha lacrime sparse per il volto, "tu non tradirlo mai, non tradire la conoscenza di Lui, non tradire il progetto che ha. Ma mentre te lo chiedo sento che vibra dentro te.".
Le lacrime sul mio volto si sono fatte due, il cuore batte forte; "lo sento dentro me, lo amo, dentro al mio sentiero, al progetto originario del mio arrivo qui io voglio stare.".
"Te ne discosti a volte ma poi torni sempre. Ma è tutto perfetto amore mio, è tutto perfetto.".
Ci abbracciamo, io e la mia vocina, sorridiamo mentre ci guardiamo, un po' ci sentiamo stupide a dirci cose ovvie, un po' avevamo bisogno di dircele, che a volte il suono delle parole è musica che accarezza, che rafforza, che rassicura. Preziose le parole, strumenti delicati, trattale con gentilezza, hanno grande potere, tu fai attenzione, continua a dirmi lei. Ed io lo so, ormai lo so; mi strizza l'occhio, mi fa una smorfia delle sue, la firma con la solita linguaccia che ricambio, sorridenti e divertite proseguiamo, la musica che è entrata ha già illuminato la giornata.
Sia una danza ricca d'Amore ogni cammino, per tutti, umani e non ❤️
Gabriella Dell'Aria 24.06.2020
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