Eccoci qua come ai tempi della scuola dinanzi una pagina bianca e l'incertezza, l'amletico dubbio: COME INIZIARE? Sicuramente voglio dirti CIAO, che tu sia casualmente transitato di qua o già mio amico, qualunque sia il tuo pensiero, la certezza di questo saluto ce l'ho.
Di certezza ne ho anche un'altra, se sono qui, se ho deciso di "mettere in rete" parte di quello che scrivo è proprio per arrivare da te, per il desiderio di comunicare e condividere insito nell'essere umano, perché ho deciso di "tirare fuori dal cassetto i miei fogli" ed esporli alle tue critiche, al giudizio che se vuoi puoi lasciare sotto ogni mio post, per incontrare e conoscere amici.
In questo blog troverai alcune poesie, racconti brevissimi che durano il tempo di alcuni "morsi" ad un frutto, la sfida mia personale a Flaubert, una storia da "prendere un morso per volta": terza certezza... e dire che a me ne sarebbe bastata una! Ho cominciato; così adesso spero di rincontrarti al più presto.

Gabriella

domenica 4 giugno 2023

Si è sempre fatto così

 

"Si è sempre fatto così"!
Questa frase mi fa paura, e a voi?
A me viene da dire "Stiamo in guardia da questa palude". È un pretesto per non crescere, non andare avanti, un pretesto per non guardare con occhio critico ciò che è stato fatto e presupporre che, se altri han così fatto, allora avranno avuto di certo ragione. Se fossimo rimasti ancorati, impantanati in quell'affermazione, nulla di nuovo avrebbe visto luce.
Se quell'affermazione fosse valida, a quale stadio avremmo dovuto fermarci?  Il primo uomo che ha aperto gli occhi su questo pianeta? O ancora indietro ai suoi antenati veri o presunti? Oppure potremmo, per comodità, fermarci a quel modo di pensare solo per ciò che più ci aggrada? Abbracciare questa o quella "vecchia" consuetudine a seconda di ciò che riteniamo più agevole per noi in quel momento, senza fermarci a pensare, a vedere, a sentire? E allora ditemi, è forse finzione quel nostro dolore, quel nostro augurio che non accada più, riferito alle guerre? Perché, ammettiamolo, si sono sempre fatte! E la prevaricazione? Anche lei, per qualcuno, fa parte del nostro DNA!
Non impantanatevi! Guardate con occhi curiosi, abbiate una Vostra idea di come vorreste le cose, continuate a cercare la giustizia e la verità, toglietevi bende, non delegate ad altri il vostro pensiero. Siate aperti alle novità, ma non date per scontato che ogni cosa nuova sia necessariamente bella e giusta. Siate aperti al progresso, tenendo sempre a mente che non esiste vero Bene se qualcuno ne paga il prezzo. Cercate il vero Bene, che porta Bene a tutti, nutre il Cuore. Andate oltre, Oltre il "si è sempre fatto così". La storia è stata cambiata da chi ha rivoluzionato il pensiero, l'azione. Staccatevi dal fardello che ci hanno messo sulle spalle, non è vero che tutto è fatto, che tutto ci è stato consegnato pronto e nulla si può cambiare.
Ricordate che ogni cosa si propaga, ogni pensiero, ogni emozione, mettetene di Belli e loro circoleranno!
Siate gentili, con Tutti e con Tutto, ogni essere vivente, di qualsiasi specie, ogni parte di pianeta, ogni parte di Universo.

"Non si può cogliere un fiore senza turbare una stella", Galileo docet.

Buongiorno a tutti, umani e non ❤️

Buongiorno Mondo.
Mondo che ti Amo, Mondo che ti sogno, che ti cerco, che ti vivo ❤️
Gabriella Dell'Aria 04.06.2023

venerdì 16 settembre 2022

Di cambiamento climatico si muore.

Parlare di cambiamento climatico è diventato fuori moda, anzi, lo è sempre stato per qualcuno. Eppure la gente, e non solo la gente, ci muore. Capisco, si fa per dire, che a pochi importi dei ghiacciai che si sciolgono, degli orsi bianchi che muoiono di fame, della siccità, delle bombe d'acqua, dei disastri vari fuori dalla mura della propria casa, ma dovremmo tutti fermarci a riflettere che la Casa è solo una. Su questa casa abbiamo costruito e costruiamo rifugi e tane di varia grandezza e foggia a seconda del tipo di animale che siamo, e dovremmo ricordarci che se la Casa va a pezzi da qualche parte, riguarda tutti noi, se non per solidarietà, per la nostra sopravvivenza. Dovremmo sapere che se specie animali si estinguono, anche nel caso in cui di loro non dovesse importare niente, poiché nulla in natura è lasciato al caso, quelle vite avevano un loro scopo che è stato depredato, che privare il mondo di quello scopo avrà un effetto, un altro equilibrio da cercare. 

Intanto la gente muore, i bambini muoiono, sui barconi a morire di sete, nelle case o nelle strade a morire per una bomba d'acqua. 

Un minuto di preghiera e si riparte. Perché nulla, né la vita, né la morte, fa cambiare direzione a questi "potenti", che giocano con la vita dei loro simili, figuriamoci con quella degli altri animali! Perché lo sappiamo, l'empatia è più facile verso il simile, se pensi che la Vita che scorre dentro un altro Essere sia diversa dalla tua, che empatia proverai? Se già pensi che sia diversa perché diverso è il colore della pelle oppure il credo, se non ti impegni per azzerare le disuguaglianze, per garantire cibo, acqua, il soddisfacimento dei bisogni primari, se continui a portare avanti modelli di "civiltà" che stanno facendo collassare il pianeta perché guardi a ciò che porta affari alle tue tasche dimenticando che, a meno di non avere navicelle come quelle del film "Don't look up", ad un certo punto quegli averi non serviranno a nulla, quante vite ancora per pagare questo prezzo? 

A qualcuno importa veramente?

giovedì 9 settembre 2021

Dimmi di che natura



Dimmi di che natura 
sono le parole. 
Dimmi quando le ascolti,
quando le dici, 
dimmi se lasciano segni, 
dimmi se scivolano invano,
dimmi di che colore sono,
dimmi di che sapore, 
dimmi se le conosci solamente 
o se le comprendi con il cuore. 
Dimmi se hanno peso, 
dimmi se hanno forma, 
dimmi se a volte sì, 
dimmi se altre no, 
dimmi se ti lasciano viaggiare, 
dimmi poi se ti lasciano sognare, 
dimmi se son prigione, 
dimmi se sono Amore, 
dimmi se son nel Cuore, 
dimmi di quelle della mente,
dimmi di quelle scivolate,
dimmi di quelle innalzate,
dimmi se ti fan piangere, 
dimmi se ti fan ridere, 
dimmi se son volate, 
dimmi se son rimaste.  
Dimmi di quelle
a dormire nella bocca, 
dimmi di quelle
a dormire come carezze
nel palmo delle mani, 
dimmi di quelle
che non hai saputo dire, 
dimmi di quelle
che non hai voluto dire. 
Dimmi di quelle accese da un bacio, 
dimmi di quelle accese dal dolore, 
dimmi di quelle che hai desiderato, 
dimmi di quelle che vorresti dire,
dimmi di quelle che
non avresti voluto sentire. 
Dimmi di quelle
che ti hanno fatto male, 
dimmi di quelle
che ti hanno fatto bene. 
Dimmi, 
tu dimmelo se vuoi.

Ed io mi trovo innanzi ad un vocabolario, di più, un'enciclopedia ricca di parole, e poi davanti alla lavagna, bimba a scuola, tra buoni e meno buoni, tutti disposti in fila. Poi tutto si riduce ad una sola cosa.
Dimmi cosa fa bene, 
dimmi cosa fa male. 
Oceano tra di loro, mille sfaccettature, 
tu non le ascoltare. 
Dimmi cosa fa bene, 
dimmi cosa fa male. 
E tutto torna semplice com'è, tutto alla sua natura
elementare.

Gabriella Dell'Aria 08.09.2020
Tutti i diritti riservati

giovedì 26 agosto 2021

L'immaginario muro di alcune paure

 #Oggiilbuongiornoprofuma di muri abbattuti, che chi se ne frega quanto pensassi ci volesse ad abbatterli, in realtà erano inesistenti, inconsistenti, in realtà erano frutto di vecchie paure, e quando ho iniziato a capirlo, a vederli per quello che erano, eccoli svaniti e tornati al loro giusto ruolo.

Ma anche le paure possono arrivare per ricordarci chi siamo,  per ricordarci come e quando loro sono nate. E mentre ci parlano di chi possiamo diventare se le ascoltiamo, in realtà aprono uno scenario su chi siamo perché in fondo lasciano una piccola lampada accesa a illuminarci. Bisogna avere solo voglia di vedetla, di cercarla. Che si voglia scavalcare il muro o che lo si voglia abbattere per sempre. 

Io ho scelto la seconda strada, che a furia di scavalcarlo a volte me lo sono ritrovato poi davanti, forse giravo in tondo, forse era lui a spostarsi per ricordarmi che andava demolito.

Abbiamo lavorato insieme, lui ed io, frapposti all'apparenza ma invece legati da quel messaggio, da quel lavoro da compiere. Poi ognuno per la propria strada. 

Le cose appaiono diverse a seconda della prospettiva da cui le guardi, e mi era stato detto e gridato che quello che mi sembrava muro alto e spesso in realtà non era niente, non era muro e neanche un piccolo gradino, ma strada spianata senza alcun ostacolo. Ma una paura antica gridava forse più forte, s'agitava, vestiva la strada d'abiti non suoi ma che pure, per quella paura che tornava, come ombre cinesi, cambiava forma alla realtà come in delirio. 

Fino a riappropriarmi di me stessa, fino a quando l'ho vista bene in faccia, con la sua arrogante presunzione, eppure sorrideva e aspettava,

Grazie, per essere tornata fino ad ora, grazie per aver indugiato ed essere tornata fino alla fine, grazie per non esserti nascosta, per aver gridato, per aver lontanamente acceso una candela a fare luce indietro, grazie per aver portato alla memoria chi sono, grazie, ho abbattuto il muro e scaraventato lontano ogni sua parte, nel lancio ogni parte si è dissolta.

Buongiorno d'Amore a tutti, umani e non ❤️

Gabriella Dell'Aria 26.08.2021

martedì 11 maggio 2021

Leggera come un soffio di vita




Leggera, senza pesi sul cuore perché quelli passati in qualche modo si sono o si stanno sgretolando, riempio nel frattempo gli occhi miei di lacrime, che lavano, che portano un po' d'amore, che dicono nello scorrere silenzioso tante cose. Leggera, senza valigie cariche di pesi che intralciano il cammino, a me, agli altri.
Leggera, che voglio fermarmi ad assaporare vita, ad assaporare amore.
Leggera, che voglio portare cose belle in dono.
Leggera, che voglio portare sorrisi e voglio portare Amore.
Leggera e vera, come l'aria, come l'acqua, come un soffio di vita. 
Gabriella Dell'Aria 11.05.2021