Eccoci qua come ai tempi della scuola dinanzi una pagina bianca e l'incertezza, l'amletico dubbio: COME INIZIARE? Sicuramente voglio dirti CIAO, che tu sia casualmente transitato di qua o già mio amico, qualunque sia il tuo pensiero, la certezza di questo saluto ce l'ho.
Di certezza ne ho anche un'altra, se sono qui, se ho deciso di "mettere in rete" parte di quello che scrivo è proprio per arrivare da te, per il desiderio di comunicare e condividere insito nell'essere umano, perché ho deciso di "tirare fuori dal cassetto i miei fogli" ed esporli alle tue critiche, al giudizio che se vuoi puoi lasciare sotto ogni mio post, per incontrare e conoscere amici.
In questo blog troverai alcune poesie, racconti brevissimi che durano il tempo di alcuni "morsi" ad un frutto, la sfida mia personale a Flaubert, una storia da "prendere un morso per volta": terza certezza... e dire che a me ne sarebbe bastata una! Ho cominciato; così adesso spero di rincontrarti al più presto.

Gabriella

lunedì 1 aprile 2019

Nonni

Questa poesia l'ho scritta tanto tempo fa, quando i miei  erano parecchio più giovani e mia madre splendeva come lei sola sa fare, anche adesso nonostante l'Alzheimer. Sono rientrata ieri, ho trascorso un paio di giorni a Palermo, la casa non è più quella pur essendo la  stessa...la sottile e potente energia d'Amore che impregnava tutte le cose, già prima di varcare la soglia, sembra quasi svanita...mio padre mi dice: "Ormai la casa è disabitata" eppure ci vivono ancora...ma quello che manca è tangibile pur non essendo tale...il Cuore  un po' ne risente, ne ha risentito anche se lo scopro davvero solo adesso che scrivo. Eppure ero rientrata alla mia attuale dimora serena, allegra...qualcosa reclama ascolto e lacrime bagnano il foglio e l'inchiostro______era tanto che non scrivevo con carta e penna, ormai solo tastiera e schermo______ eppure andare a "casa di mamma" è sempre guarente, fa sempre bene allo Spirito, come se avessi ripreso tasselli di vita_____o forse lezioni_____ o ancora perdono_____o probabilmente, semplicemente non ho provato più tanta rabbia_____anche se le mille cose che parlavano di lei hanno cambiato posto...restano sempre a parlare dentro al Cuore.
In questi giorni io e mio padre abbiamo guardato vecchie foto, quanta bellezza! Ci sono gli abiti appena cuciti, le partite a pallone...mancano Napoli, il vaporetto...ma splende sempre il Sole! Lui mi ripete spesso che si reputa, anzi che è fortunato, e questo già è un dono!

Nonni

Oltre la grande vetrata,
suoni di vita, rumori.
Le risa dei bimbi,
la voce pacata dei nonni accarezza.
Racconta un'infanzia lontana,
momenti di guerra vissuti,
di balli, di antiche carrozze,
di tram e cucine a carbone.
Nei lucidi occhi
risplendono immagini
di vita trascorsa,
progetti di un grande futuro.
Rivive Palermo com'era,
e Napoli, e il vaporetto;
le lunghe partite a pallone
e l'abito appena cucito.
Limpidi sguardi vivaci
sfoglian le foto
di cari ricordi lontani
e fatti e cose la voce
nel cuore lascia animare.
Nel pozzo profondo di vita
attingono, bevendo
lunghi sorsi d'amore e lealtà
e forti oltre il cancello
s'appressano.
E poi sono loro a narrare
che cosa lì fuori gli accade
e il braccio ai nonni a prestare.

Gabriella Dell'Aria
Tutti i diritti riservati





10 commenti:

  1. Cara Gabriella, trovo questa poesia dedicata ai nonni, molto, e molto bella.
    Devo farti proprio i miei complimenti, cara amica.
    Ciao e buon inizio della settimana, con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Tomaso caro, grazie infinite per il tuo bel commento sempre tanto gradito.
      Ti auguro una splendida settimana, abbraccio ricambiato e, naturalmente, anche il sorriso.

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  2. Bella bella bella ..di piu.
    Brava Gabri
    Maurizio

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    1. Quell'aggetivo ripetuto mi ha strappato un sorriso, contenta che ti sia piaciuta, grazie Maurizio.

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  3. Una buona nipote scrive così, a penna, calamaio e foglio di carta ed eco che ti ritrovi indietro a quel tempo. Tu oggi MAI avresti picchiato sui tasti, perché solo graffiando col pennino come alora puoi rientrare in quella vita, dove vorresti rimanere, ma non puoi, non devi: è la tua vita certo, ma mille e mille giorni orsono. Sono tutti tuoi, ma dovranno restare dove stanno adesso e tu che adesso sai cosa succede puoi solo aspettare che il ricordo si velocizzi per arrivare in fretta da te. Ma non è così che funziona, lenta deve essere la scalata stavolta ed arriverà in braccio a te, come in quei tempi.

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  4. Si, è la mia vita, riassaporare certi colori, certi ricordi, ha fatto sì che i momenti attuali acquistassero più bellezza, più valore.
    Solo non mi è chiaro perché la scalata debba esser lenta...per metabolizzare meglio?

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Che bella composizione e che belle riflessioni. Mi hai pensare al fatto che spesso quando siamo davvero felici nemmeno ce ne accorgiamo...
    Un saluto.

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    1. Grazie Mr. Loto, si, è quello che ho pensato.
      Un saluto a te

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