Okay, sono di nuovo qua sulla riva, i soliti due passi nell'acqua, ricordi? Mi ritrovo a percorrere questa spiaggia avanti e indietro, a salire poi sulla scogliera e ritornare... e scrutare. Come se fosse davvero possibile che la mia bottiglia facesse in qualche modo, all'improvviso capolino e dal pelo dell'acqua, con quei buffi cilindri di foglie per tappo, mi salutasse. Che poi a dire il vero non so se vorrei un saluto o piuttosto di essere rassicurato. Rassicurato poi di che cosa! Che contenga ancora il messaggio? Che lo abbia consegnato a qualcuno? In questo caso, nel caso in cui ritornasse da me ormai vuota, potrei ancora scrutare il mare aspettando risposta! Sarebbe magnifico!
Riprendo a immaginare la mia bottiglia. L'ho lasciata sul fondo sabbioso nel quale è rimasta adagiata per poco, senza averne l'intento gli squali, affannati come sono nel loro ruolo di arcigni custodi, senza accorgersene affatto, tra un colpo di pinne ed uno di coda l'hanno smossa dal suo giaciglio... poi un po' la corrente un po' la fortuna, l'ho immaginata tra una lunga scia di delfini che la lanciano, la inseguono, la portano avanti poi indietro e così vicino ad un'altra spiaggia (se sia isola anch'essa non riesco a vederlo). Non scorgo gli squali, non in quei pressi, quindi i bambini giocano allegri nell'acqua, lanciano una palla, nuotano; tre di loro s'immergono, il primo riemerge e scuote la testa, il secondo apre il pugno e appare deluso, i pochi granelli raccolti sul fondo sono scivolati via portati dall'acqua, il terzo indossa una maschera da sub, apre il suo pugno e lo mostra orgoglioso: è pieno di sabbia. Ora presta la maschera ai suoi compagni e aspetta che anch'essi peschino il loro trofeo, quindi si spostano un poco più avanti per provare di nuovo dov'è più profondo. In questo gioco, così, hanno trovato la mia bottiglia, non poteva essere più fortunata, in quei bimbi c'è lealtà, amicizia, condivisione. Sulla riva hanno chiamato anche gli altri, spero che nessuno di loro provi a portar via l'insolito tappo con la bocca. Non l'hanno fatto. Sono più in gamba di me e ne sono contento; non riuscendo a tirar fuori da lì il mio messaggio rompono la bottiglia. Sembrano incantati dinanzi al mio piccolo cilindro di carta, decidono di non toccarlo aspettando che il sole in parte lo asciughi. Adesso lo srotolano adagio, lo leggono, se lo passano con cautela; ognuno di loro prova ad immaginare.
E' sera, il giorno di giochi sulla spiaggia è finito. Sono tornati a casa. Hanno fatto vedere ai "grandi" il mio biglietto, poi hanno estratto a sorte chi dovrà custodirlo fino a domani.
E' sera, il giorno di giochi sulla spiaggia è finito. Sono tornati a casa. Hanno fatto vedere ai "grandi" il mio biglietto, poi hanno estratto a sorte chi dovrà custodirlo fino a domani.
continua
GM C
link prima parte: http://paroleamorsi.blogspot.com/2009/10/naufragio-virtuale-parte-prima.html
link parte terza: http://paroleamorsi.blogspot.com/2009/11/naufragio-virtuale-parte-terza.html
Complimenti! sono sempre più curioso :-)
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