Non guardarmi così,
sono sempre io.
Puoi trovarmi
in disparte
a masticare chewingum
seduta su un muretto
come ai tempi di scuola.
Puoi vedermi
con la bandana in testa
e la mia blusa a fiori
seduta tra i prati
o ad un corteo in protesta.
Ancora io,
tacchi a spillo
e minigonna mozzafiato,
e musica e luci
a ballare.
Sono quella in piscina,
dei tuffi, del nuoto,
di schizzi e risate.
Ancora io,
seduta a terra
spalle alla porta,
ginocchia contro il petto
che è scosso dal singhiozzo,
io che guardo le mie mani
e piango, e chiedo,
chiedo come,
chiedo cosa.
Ancora io
abbracciata allo
stipite della porta
perché non c'è più
nessuno
con cui parlare
fino in fondo.
Ancora io,
fino a non parlare più,
fino a piangere
di un pianto asciutto
fino ad avere il dolore
dipinto sul mio viso.
Io davanti allo specchio
intenta a cancellarlo
come faccio col trucco.
Io che gioco
davanti allo specchio
con me,
che faccio le smorfie,
che cerco di rammentare
a me stessa
il mio stesso sorriso.
Sono sempre io,
riccioli neri a cascata
sulle spalle,
labbra rosse
e guance accaldate,
io con gli short
e il capello da cow-boy.
Sono sempre io.
Io bambina coi giochi,
Io fanciulla ai primi amori,
Io donna,
Io mamma,
Io giovane,
Io meno giovane,
Io immensa sorgente,
Io cuore d'Amore.
Sono sempre Io.
Per tanti la colpevole
perché faccio paura.
E allora sento e dicono:
Ma tu che donna sei?
Perché non sei così?
Perché non fai così?
Che donna sei?
Io, l'unica donna possibile
l'incontro di tutto quello che sono,
che ho visto, che ho vissuto.
Io, solo io,
nessuna come me.
Non cercarmi addormentata
dentro un bosco,
Io sono la guerriera,
Io la regina,
Io la fata,
Io la magia.
Io, ovunque sia,
per sempre io.
Ho la storia tracciata
sulle dita,
ho i sorrisi
e i pianti
dipinti sulla faccia.
Ma gli occhi miei
sorridono ancora,
ancora varcano
spazi d'amore,
nel Cuore ho ancora
la speranza.
E tu? Che uomo sei?
Che ancora
non mi ami,
che ancora
vuoi possesso,
vuoi ingabbiarmi.
Dimmi tu, che uomo sei?
Che ancora mi getti
tra le fiamme,
un altro rogo e un altro,
avanti coi pretesti
prima ch'io parli ancora,
prima ch'io viva.
Gabriella Dell'Aria 08.03.2020
Tutti i diritti riservati
In memoria di tutte le donne vittime dell'uomo piccolo, che il Grande non ha bisogno di dominare nessuno e non fa vittime.
Wowww! Meravigliosa e colma di verità e sentimento che regala emozioni. Buona festa a noi tutte.
RispondiEliminasinforosa
Che altro dire, Grazieeee!
EliminaSi, buonissima festa a noi tutte, un abbraccio.
Che poesia splendida. Mi ha regalato un'emozione fortissima. Grazie Gabriella auguri di ❤
RispondiEliminaGrazie, felice che ti sia piaciuta Mariella. Auguri di cuore anche a te per ogni giorno del tuo cammino <3
EliminaCiao, ottima descrizione di se stessa.
RispondiEliminaMolto apprezzata, per le emozioni che suscita al lettore.
Buon pomeriggio
Rakel
Ciao Rakel, grazie di cuore.
EliminaUna buona giornata
Gabriella
semplicemente bellissima
RispondiEliminaGrazie di cuore
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