Guardò l'orologio, era sveglia ormai da sedici ore, il giorno era iniziato che era notte ancora portando con sé detriti di ieri.
Una raffica di vento e dopo un'altra arrivano a spazzare via detriti e polvere, e tutto può succedere.
Succede che c'è aria d'ogni tipo, brandelli di tempo e d'ogni altra cosa.
A tratti pianse. A tratti asciugò gli occhi e il viso, ricordi vecchi, fiumi di parole, di antichi baci, con quella morsa che serrava labbra ma non serrava cuore.
Ed ecco che la vita è qui e la chiama, si siede giù per terra e aspetta, tanto lo sa che ci vorrà del tempo, sa che dovrà aspettare.
A tratti pianse, a tratti lei la consolò, come di due uno e viceversa, e quella voce, quello sguardo, e tutto ciò che era fuori e quello dentro, scaturirono mischiati e furon voce sola. Come colori su una tela, come note sopra un pentagramma, come parole che si fanno tratto sopra il foglio una ad una.
Ed era sera, ed era buio, ed era notte. E dopo venne giorno.
Gabriella Dell'Aria 26.07.2019
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Sinceramente bella ed emozionante. Complimenti Gabri
RispondiEliminaBuon inizio di settimana
Maurizio
Grazie di cuore Maurizio.
EliminaBuongiorno e buon inizio settimana a te.