Eccoci qua come ai tempi della scuola dinanzi una pagina bianca e l'incertezza, l'amletico dubbio: COME INIZIARE? Sicuramente voglio dirti CIAO, che tu sia casualmente transitato di qua o già mio amico, qualunque sia il tuo pensiero, la certezza di questo saluto ce l'ho.
Di certezza ne ho anche un'altra, se sono qui, se ho deciso di "mettere in rete" parte di quello che scrivo è proprio per arrivare da te, per il desiderio di comunicare e condividere insito nell'essere umano, perché ho deciso di "tirare fuori dal cassetto i miei fogli" ed esporli alle tue critiche, al giudizio che se vuoi puoi lasciare sotto ogni mio post, per incontrare e conoscere amici.
In questo blog troverai alcune poesie, racconti brevissimi che durano il tempo di alcuni "morsi" ad un frutto, la sfida mia personale a Flaubert, una storia da "prendere un morso per volta": terza certezza... e dire che a me ne sarebbe bastata una! Ho cominciato; così adesso spero di rincontrarti al più presto.

Gabriella

domenica 2 febbraio 2020

Femminicidio

Il rombo di un motore l'aveva svegliata, o forse il balzo nel petto che l'aveva in un istante messa a sedere nel letto:
- Non può essere lui.
E già aveva infilato le ciabatte, preso una coperta e suo figlio dal lettino. Aveva il respiro affannato mentre cercava di tranquillizzare il bambino che tremava e piangeva. Si fermò un istante, non poteva raggiungere il portone, lui era là, rimaneva solo barricarsi in casa o bussare ai vicini, sempre che arrivassero prima di lui. Assicurò la porta con le chiavi e rimase a guardarla, mentre la paura cresceva, prese il telefono per chiedere aiuto. Compose i  numeri con le mani tremanti, 113, genitori, mentre i passi arrivarono fino alla porta, il bambino piangeva, lei gridava aiuto...


Il rombo di un motore l'aveva svegliata, o forse il balzo nel petto che l'aveva in un istante messa a sedere nel letto:
- Non può essere lui.
E già aveva infilato le ciabatte, anzi una ciabatta perché l'altra nella foga l'aveva persa per strada, aveva spostato la tenda, aperto la portafinestra ed ora era in balcone. Lui era sulla moto, il casco in mano, lo sguardo all'insù ad aspettarla. I loro sorrisi s'incrociarono nei primi chiarori dell'alba, se qualcuno avesse dovuto descriverli non avrebbe saputo dire se sorridessero più le labbra o gli occhi, ma che incontenibile era la gioia. S'incontrarono a metà sulle scale, lui stanco e con la barba un po' cresciuta sulla faccia, lei in camicia da notte, fresca e quasi scalza.
E fu gioia, e fu abbraccio, e fu Amore.
E fu come dovrebbe essere.
Gabriella Dell'Aria 02.02.2020
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Oggi il pensiero vola a tutte le donne vittime di violenza_______di qualunque tipo ed entità______il femminicidio purtroppo è un fenomeno sempre presente ed attuale__________ io sono dalla parte delle vittime ❤️ loro hanno bisogno di aiuto ❤️
Gabriella Dell'Aria





4 commenti:

  1. Cara Gabriella, oggi è difficile capire, che cosa succede nella mente umana,
    credo che ci rimanga la speranza che avvenga, dico un miracolo...
    Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Carissimo Tomaso, credo che si debba proprio agire sulla creazione di una cultura di rispetto e comprensione, altrimenti resta solo il miracolo, proprio come dici tu.
      Buon proseguimento di settimana :) sorriso e abbraccio

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  2. Tema importantissimo da trattare e tu l'hai fatto con un racconto veramente toccante.

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Grazie per essere passato/a a leggermi! Se volessi lasciare un commento con le tue impressioni/sensazioni o anche solo un saluto... ti ringrazio ancora una volta!