Ci sono lutti che, per essere metabolizzati, richiedono tempo; tempo perché scegli di non immergerti in essi e farti attraversare dal dolore tutto in una volta, perché pensi che sia troppo grande da gestire in un solo tuffo, perché hai paura della sua profondità, perché non hai tempo da dedicargli, non così tanto almeno; oppure hanno bisogno di tempo perché non sei pronto a vederlo per intero, così, pian piano, vieni accompagnato, un passo alla volta, verso la guarigione, verso il dono che ad ogni passo ti verrà fatto, perché sarai un po' più leggero, un po' più consapevole.
- E quando sarò guarita?
-:Finché sfiorandola farà ancora male, saprai che no, non è ancora guarita - dice la mia vocina - ma non te ne crucciare, non tenere la rabbia che ne potrebbe nasce, non reprimere la lacrima repressa, anzi, ringraziala, spinge bottoni e tocca molteplici tasti, ognuno un suono, nel caleidoscopio di quello che sei, come specchi, luci colorate, perché ogni emozione fa brillare una parte di te! E allora amati e non pensarci...oppure pensaci talvolta se vuoi...ma solo per sfiorarla leggermente, fino a quando non farà più male, fino a quando sarà solo Amore.
Ci sono certi lutti che dormono nell' Amore (il ricordo che ho trovato oggi mi parla di te, mamma), si accuietano nel Cuore, in uno spazio di Libertà tutto per loro, dove volare liberi e leggeri nell' Amore. Tornano come una carezza; ti rammentano di fare tesoro di ogni istante; di dare, a chi ami, certezza del tuo Amore; di chiederti, ogni mattina, quali ricordi vuoi costruire oggi.
Nulla accade per caso, tutto ha un senso ed un valore proprio, tutto è importante, anche ciò che sembra piccolo ma che i realtà è la vera essenza della Vita, nei piccoli gesti risiede la nostra vera identità, perché in quelli grandi ci sforziamo tutti di fare il meglio che sappiamo, nei piccoli invece siamo spontanei, genuini, e riempiono la stragrande maggioranza del tempo che abbiamo.
Buongiorno d'Amore a tutti, umani e non ❤️
Gabriella Dell'Aria 12.07.2025
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Vero. I grandi gesti, le reazioni importanti, attingono ad un genere di meccanismi che, pure sconosciuti, fanno parte di un nostro bagaglio comunque preesistente. Le piccole decisioni invece, le minime scelte, quelle che regolano il quotidiano e il quieto vivere, quelle che ci rapportano a chi abbiamo intorno, fanno parte di un meccanismo oliato che conosciamo bene, rivelatosi da sempre, e che personalizza il nostro continuo rapportarci e determinare scelte. E' diventato un muoversi spontaneo, automatico, come sottolinei, ma rappresenta il nostro vivere assai meglio di una decisione che forse prenderemo una volta nella vita.
RispondiEliminaQuesti dolori sono, in fondo, anche la misura di quanto importante sia stata questa persona.
RispondiElimina"Chiedersi ogni mattina che ricordi vogliamo costruirci oggi" è davvero molto bello. E potrebbe essere proprio una filosofia di vita salvifica...
Questi dolori sono, in fondo, anche la misura di quanto importante sia stata questa persona.
RispondiElimina"Chiedersi ogni mattina che ricordi vogliamo costruirci oggi" è davvero molto bello. E potrebbe essere proprio una filosofia di vita salvifica...
Mi vanto spesso di una mia presunta qualità: il fatalismo, ne ho potuto constatare le virtù taumaturgiche in diverse occasioni, mai in eventi davvero devastanti (e non considero tale la perdita di mia mamma, vissuta tanto e bene).
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