Le cose non accadono mai per caso, anche quelle che ci sembrano del tutto casuali in realtà si muovono seguendo una scia d'energia, ponendosi, se preferite, all'interno di quella vasta gamma di scelte possibili, un ventaglio così grande da potersi perdere in esso perché basta spostarsi di una frazione di millimetro o d'istante che tutto cambia. Le cose che accadono quando non hai aspettative sono quelle incontro alle quali vai perché vivi, semplicemente, vivi e vai per la tua strada, ed ecco che, se il momento è appropriato e l'incontro è tra le possibili scelte del tuo ventaglio, allora può accadere qualcosa di estremamente bello, con umani, non umani, acqua, terra, aria.
Le cose della vita mi hanno portato a iniziare questo dialogo nell'Aprile dello scorso anno e credevo che li fosse iniziato e anche finito, non ci pensavo più.
Invece ieri ho compreso che Lei non aveva ancora esaurito il suo messaggio. Ha iniziato a farsi notare in più modi appena sono arrivata sul versante Sud, ai crateri silvestri. Di certo i colori mi hanno estasiata, ma quello riguarda tutti. Lei si è fatta notare per altre cose e, a sera, durante l'ultima delle nostre tante tappe, quando ci siamo fermati a godere il tutto con altri colori, Lei mi ha salutata riportandomi un canto che mi lega alle mie radici. Era un canto di cui ha saturato l'aria e il mio Cuore, nessuno lo stava cantando ma lei lo ha risvegliato, all' improvviso, dentro di me, ed era, al contempo, il suo saluto, il suo Namastè.
Ieri , a Muntagna, mi ha entusiasmata e commossa, e adesso, mentre lo scrivo, ho le solite lacrime a suggellare il tutto.
Quindi sono tornata al nostro primo vero incontro, quello dell'Aprile 2024, con un Grazie Grande a Lei.
Ecco com'è iniziato:
Idda, a Muntagna
Prima o poi doveva accadere, mi sono detta, anche se non lo sapevo, non l'aspettavo, almeno non a livello conscio, ma ora so che doveva accadere; doveva accadere che mi ponessi di fronte a lei consapevole di guardarla ogni giorno, più volte ogni giorno, ma con distacco, come si guarda una qualsiasi cosa che sta lì, consapevole che non mi manca la sua presenza quando sono lontana, come invece mi manca il mare, un qualsiasi mare quando cerco l'orizzonte e lui non c'è.
Così oggi mi fermo, non solo a guardati, oggi , ritta innanzi a te, voglio provare a vederti, voglio provare a sentirti. E appena mi fermo ecco si palesa la natura di questo mio distacco e in esso trovo un conflitto antico, che il Cuore mi si scuote nel singhiozzo, oggi alzo il coperchio dello scrigno.
Io nuda innanzi a te, come te nuda a me davanti, ad armi pari, a mani ignude, come un duello privo d'offesa, la mia natura e quella tua.
E mentre rimango immobile, or che son nuda, tu nel silenzio tuo non muovi foglia, ramo, sasso, eppure scalpita vita dentro e fuori; e inizi un dialogo antico, che io ho sentito sempre in riva al mare, sulla spiaggia, io, isolana di un' altra sponda, che non so sentire il canto tuo e non me ne faccio colpa.
Sento le mie radici e il loro canto, l'odore, il colore, e tu, che sei una mamma, già lo sai, e mi accogli, e non c'è colpa in me, e non c'è colpa in te, ed ecco che il tuo abbraccio arriva al Cuore. Ed un riparo costruito per quando viene freddo, ed un riparo costruito per quando è tempesta, si sciolgono pian piano nel tuo abbraccio, ed ecco piango, e dolce la tua lacrima raggiunge quella mia. Io che non sono figlia tua, io che non voglio essere figlia di nessun'altra terra che la mia, io che voglio esser, io che sono figlia di questa Madre Terra, e insieme a te sorrido, perché anche in te è Madre Terra, perché anche tu sei Madre Terra. Comprendi, come solo una madre sa, e l'abbraccio è più profondo, più totale, più sincero. E non c'è colpa in me, e non c'è colpa in te. E piango grata, perché in questo incontro, tu che arrivi fino a dove è fuoco, tu che lo gestisci per cercare di non far paura, mi sproni a scandagliare i miei di abissi. Ed il conflitto entra, ed il conflitto gioca la sua parte, ed il conflitto si disarma e tace...non c'è conflitto vero dentro me.
Sssssttttttt, ascolta, tu mi dici, ed ecco sento il battito di mille e mille cuori, in nidi, tane, nell' aria intorno a te. E sento la matrice, quella mia, uguale a tutti i cuori e anche alla tua.
Ed io mi siedo su di te, spalle poggiate a un tronco...e guardo verso il mare da quassù. Mentre uno scoiattolo salta in mezzo ai rami, mentre una lucertola si distende al sole, sento la Pace tua dentro di me.
Ed ecco che si allargano le fronde, ed ecco che si abbassano i cespugli, ed il sentiero appare luminoso fino al mare. Piango, e rido, come di tutto uno, quello che siamo. Ti abbraccio, e tu mi culli , e non c'è colpa in me, e non c'è colpa in te.
Così oggi il mio sguardo è differente, oggi ho riconosciuto dolce il tuo canto, io oggi l'ho sentito, e guarderò dal mare fino a te, e sentirò ancora forte l'eco della tua Pace, come parte di ogni cosa, come stessa terra unita a quella mia, come stessa cosa che noi siamo, terra e mare, mare e terra, io e te.
Gabriella Dell'Aria 29.06.2025
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per essere passato/a a leggermi! Se volessi lasciare un commento con le tue impressioni/sensazioni o anche solo un saluto... ti ringrazio ancora una volta!