Oltre la grande vetrata,
suoni di vita, rumori.
Le risa dei bimbi,
la voce pacata dei nonni accarezza.
Racconta un'infanzia lontana,
momenti di guerra vissuti,
di balli, di antiche carrozze,
di tram e cucine a carbone.
Nei lucidi occhi
risplendono immagini
di vita trascorsa,
progetti di un grande futuro.
Rivive Palermo com'era,
e Napoli, e il vaporetto;
le lunghe partite a pallone
e l'abito appena cucito.
Limpidi sguardi vivaci
sfoglian le foto
di cari ricordi lontani
e fatti e cose la voce
nel cuore lascia animare.
Nel pozzo profondo di vita
attingono, bevendo
lunghi sorsi d'amore e lealtà
e forti oltre il cancello
s'appressano.
E poi sono loro a narrare
che cosa lì fuori gli accade
e il braccio ai nonni a prestare.
Gabriella Dell'Aria
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Versi profondi ed emozionanti, Gabry.
RispondiEliminaLi pubblico.
Lieta giornata.
Grazie Gianna, un abbraccio augurandoti una notte dolce e serena.
RispondiEliminaComplimenti per i versi.
RispondiEliminaSerena giornata.
Ciao Gabri bentrovata, ti ringrazio della gradita visita sei sempre gentile. Sono lieto di leggere le tue idee ile tue emozioni, perché è sempre un piacere venir da te.
RispondiEliminaGrazie di cuore. a presto
Maurizio