Così io
mi sento.
Su alto promontorio
spogliata
che di pelle
ogni cellula
possa sentire.
Spazzata
da vento gentile
che viene dal mare
e poi da burrasca,
da bora o forte monsone
io
salda a terra
rimango.
E il vento,
quell'aria,
trasporta lontano
profumo d'amore,
odore di guerra.
Lo sento.
E vedo il veleno
innanzi schierato
che dentro al mio corpo
al sange
si fonde
ma non lo avvelena
respinto
si mostra
e poi si compiace
ma non mi raccoglie.
E vedo il bimbo
innocente
piccino
gattonare sul prato.
Non sà ancora
di chi sarà preda.
Semmai sarà preda!
Gabriella Dell'Aria
Tutti i diritti riservati
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Sei bravissima, poetessa! Ho letto le tue poesie, ora non mi scappi più.
RispondiEliminaUn abbraccio
Lilly
Mi piace e ancora di più mi piace "semmai sarà preda!", sembrava tanto triste e non lo è, adoro il tuo modo di comunicare forza e speranza anche nelle storie più dure, ma forse è solo il modo in cui le interpreto io...
RispondiEliminaE' molto bello quello che scrivi,complimenti!
RispondiEliminasalda, preda del mondo...ma ancora salda!!! Nulla ti spezzerà e ti piegherà perchè la tua forza d'animo, la tua fede e la speranza in un futuro migliore ti farà resistere a tutte le difficoltà che la vita ti metterà davanti
RispondiEliminami piacciono molto i primi versi, hanno un buon ritmo e sono plastici. Forse la fine, a mio personalissimo gusto s'intende,è un po' stereotipata(bimbo, piccino, innocente, gattonare, tutto in due versi è un po' lezioso)
RispondiEliminamarina,sincera ma interessata
@Lilly: leggere il tuo blog è un vero piacere! Ti abbraccio forte
RispondiElimina@Marcella: anche a me ;)
"semmai" appunto, è proprio quello che penso, la speranza per me "è una certezza"!
@Pepe: grazie per essere passato/a e per i complimenti
@Minervabianca: preda del mondo... ma ancora salda: ci provo e continuerò a provarci infatti... fino alla fine
@Marina: Benvenuta e grazie di cuore per la sincerità, è un bene prezioso e raro che io di certo apprezzo; la critica costruttiva è sempre ben accetta ed una spinta a crescere. In parte sono d'accordo con te, i versi finali stridono con il resto, potrei dirti che ho cercato il contrasto per evidenziare, proprio come fanno i bambini, l'innocenza di una vita appena nata che, come tutti noi, si troverà in ogni istante a scegliere cosa fare, varcando un confine, poi un altro... ti dico invece che è esattamente ciò che ho provato, sentito quando l'ho pensata e poi trascritta. Di solito ciò che mi induce a scegliere una parola è proprio il suono di questa ma spesso, in ciò che scrivo, sul finire mi piace il "salto nel vuoto" :)
Spero continuerai a "dirmi la tua"
A Tutti: Un abbraccio
"E vedo il veleno
RispondiEliminainnanzi schierato
che dentro al mio corpo
al sange
si fonde
ma non lo avvelena
respinto
si mostra
e poi si compiace
ma non mi raccoglie."
Molto efficace questo passaggio che mi ha colpito più di tutti.
Ciao
Daniele
Bravissima, complimenti!
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