Eccoci qua come ai tempi della scuola dinanzi una pagina bianca e l'incertezza, l'amletico dubbio: COME INIZIARE? Sicuramente voglio dirti CIAO, che tu sia casualmente transitato di qua o già mio amico, qualunque sia il tuo pensiero, la certezza di questo saluto ce l'ho.
Di certezza ne ho anche un'altra, se sono qui, se ho deciso di "mettere in rete" parte di quello che scrivo è proprio per arrivare da te, per il desiderio di comunicare e condividere insito nell'essere umano, perché ho deciso di "tirare fuori dal cassetto i miei fogli" ed esporli alle tue critiche, al giudizio che se vuoi puoi lasciare sotto ogni mio post, per incontrare e conoscere amici.
In questo blog troverai alcune poesie, racconti brevissimi che durano il tempo di alcuni "morsi" ad un frutto, la sfida mia personale a Flaubert, una storia da "prendere un morso per volta": terza certezza... e dire che a me ne sarebbe bastata una! Ho cominciato; così adesso spero di rincontrarti al più presto.

Gabriella

sabato 24 giugno 2017

Lo stesso profumo

È una sera calda, una di quelle in cui, nella nostra isola, l'odore del mare lo senti più forte. È una di quelle sere di gonne zingaresche o di mini short di jean's, di falò in riva al mare e chitarre a suonare, di balli a piedi nudi, di gelati e granite...di baci. Una di quelle in cui poi ti stendi con gli occhi all'infinito del cielo a guardare le stelle...spalla contro spalla, testa contro testa...mano nella mano...ad ascoltare  suoni e silenzi del mondo, i nostri pensieri a briglia sciolte...come se questa notte, questo cielo, queste stelle permettessero tutto...come se di fronte a loro non fosse consentito altro che sincerità! E parli...e ascolti...e credi!
Ecco, l'odore che sento stasera, in questa parte della mia isola, è questo! È un profumo friccicarello, pulito...io e lui stasera lo stesso profumo!
Gabriella Dell'Aria
Tutti i diritti riservati


domenica 4 giugno 2017

Solo un'opportunità

Anche oggi il buongiorno è arrivato, meno male mi dico, scalpitante e impetuoso si è presentato con una domanda imperiosa, risposta ferma e attenta ai suoi trabocchetti...non chiuderò di nuovo il mio cuore, non cederò alla primitiva spinta di protezione aprendo l'ombrello che, s'è vero com'è che preserva dalla pioggia, evita anche il passaggio del sole...che poi la pioggia passa lo stesso...fingi solo che non ti bagni...che scivoli addosso...così come il sole...del quale sembra tu non ti accorga...no, non chiuderò il mio cuore...e forse piangerò lacrime non piante a tempo, forse semplicemente scoprirò che non è più tempo di piangerle...ma so di certo che  amerò!
Questa la mia risposta alla provocazione tua, mia vita, mio buongiorno, e non fraintendermi, mi difenderò con le unghia e con i denti, come si dice, mi difenderò con l'Anima Mia! E lei vince sempre! E continuerò ad Amare! Cara, impetuosa, a volte all'apparenza silente, Vita, io da sempre lo so, l'inganno è quello di farti credere che sia meglio per te non amare, l'ho sempre saputo! Sempre lo saprò!
E lei mi guarda e sorride...ma quale provocazione, mi dice, solo un'opportunità...e sorride di più, sorride che brillano occhi e cuore...solo l'opportunità di ricordarlo a te stessa 😊😉😙❤
 ©Gabriella Dell'Aria
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venerdì 2 giugno 2017

Res publica

Res publica, ovvero "cosa del popolo".

Oggi avrei dovuto parlare della festa della Repubblica...ma già "l'avrei dovuto" non mi piace...diciamo piuttosto che l'avrei fatto perché è proprio a leggete e scrivere che passerei beatamente buona parte del mio tempo, però oggi niente recriminazioni, niente bilanci...solo una riflessione:
Ma se bisogna prendersi cura della  "cosa pubblica" perché continuiamo a chiamarci "repubblica"?
Gabriella Dell'Aria