Così io
mi sento.
Su alto promontorio
spogliata
che di pelle
ogni cellula
possa sentire.
Spazzata
da vento gentile
che viene dal mare
e poi da burrasca,
da bora o forte monsone
io
salda a terra
rimango.
E il vento,
quell'aria,
trasporta lontano
profumo d'amore,
odore di guerra.
Lo sento.
E vedo il veleno
innanzi schierato
che dentro al mio corpo
al sangue
si fonde
ma non lo avvelena
respinto
si mostra
e poi si compiace
ma non mi raccoglie.
E vedo un bimbo
gattonare sul prato.
Non sa ancora
di chi sarà preda...
se mai sarà preda.
Gabriella Dell'Aria
Tutti i diritti riservati
Non sa ancora
di chi sarà preda...
se mai sarà preda.
Gabriella Dell'Aria
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Ciao! Sono arrivata al tuo blog per caso, ci ho fatto un giro veloce e devo dire che mi piace molto, infatti mi sono aggiunta ai tuoi lettori fissi!
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