Eccoci qua come ai tempi della scuola dinanzi una pagina bianca e l'incertezza, l'amletico dubbio: COME INIZIARE? Sicuramente voglio dirti CIAO, che tu sia casualmente transitato di qua o già mio amico, qualunque sia il tuo pensiero, la certezza di questo saluto ce l'ho.
Di certezza ne ho anche un'altra, se sono qui, se ho deciso di "mettere in rete" parte di quello che scrivo è proprio per arrivare da te, per il desiderio di comunicare e condividere insito nell'essere umano, perché ho deciso di "tirare fuori dal cassetto i miei fogli" ed esporli alle tue critiche, al giudizio che se vuoi puoi lasciare sotto ogni mio post, per incontrare e conoscere amici.
In questo blog troverai alcune poesie, racconti brevissimi che durano il tempo di alcuni "morsi" ad un frutto, la sfida mia personale a Flaubert, una storia da "prendere un morso per volta": terza certezza... e dire che a me ne sarebbe bastata una! Ho cominciato; così adesso spero di rincontrarti al più presto.

Gabriella

sabato 30 aprile 2016

Quando sarai con me

Quando sarai con me
i prati si vestiranno
di colori
e sboccerà 
ad ogni passo 
Primavera. 
Quando sarai con me
il Sole brillerà sulla
mia testa
corona di gaiezza
cristallina.
Quando sarai con me
i passi nostri, 
insieme
come danza.
Quando sarai con me, 
da me, 
e quando cercherai 
le mani, quelle mie,
il tempo sarà musica
che suona.
Quando sarai con me,
Amore mio!

Mi guardo intorno,
i prati sono come
arcobaleno,
risplende il Sole 
sopra la mia vita,
i passi sono danza,
il tempo
è musica divina!
Ti guardo e mi sorridi,
accarezzi le parole
con lo sguardo
mi prendi per la vita
a te mi stringi:
"È passato,
Amore è passato!".

Gabriella Dell'Aria 
Tutti i diritti riservati 





domenica 24 aprile 2016

Spazio bianco

Spazio bianco
è il mio corpo
ogni impronta
ogni lacrima
ogni segno
di chi c'è l'ha
lasciato
di me che
c'è l'ho messo,
segni
tracce di vita.
Nuda, 
mi guardo,
giudice inclemente prima,
immensamente grata
ora.
Oggi intingo le mani
nei colori
e dipingo il mio corpo.
Li spalmo con delicatezza
fermezza e precisione
li spalmo
a piene mani.
Il verde lucente
dei prati,
l'azzurro
del cielo e del mare,
il giallo del Sole
e poi l'arancione,
il bianco splendente
il rosso d'amore.
Me li stendo sul corpo...

Le mani e le braccia 
di cui ho più bisogno
sono le mie.
La forza che mi occorre
è sempre la mia.
Il coraggio di una lacrima
e quello di un sorriso,
di un bacio, di un abbraccio...
il coraggio di amarmi.

Intingo ancora le mani,
il bianco, il giallo,
l'arancio...
la lacrima che scende
rallenta
e un po' s'impasta.
un tuffo dentro al Sole.

Gabriella Dell'Aria 24.03.2016
Tutti i diritti riservati

mercoledì 20 aprile 2016

17.04.2016

Il referendum, anzi quello che doveva essere il referendum, non può passare inosservato, il suo risultato pone gli stessi quesiti attorno ai quali giriamo ormai da anni...mi chiedo se siamo noi a rimanere fermi o loro a perseverare! Così mi domando cosa spinge una persona a rinunciare ai propri diritti...quando e perché si smette di credere in qualcosa...quanto questo sia dovuto agli altri e quanto a noi...
Immagino che ognuno abbia le sue di domande e risposte, ognuno le sue ipotesi...cosa spinge un genitore a smettere di lottare per il futuro dei suoi figli? Mi viene solo da dire che ormai non ci crede più! Quanto dolore in tutto questo! Se siamo pronti a farci scippare un diritto...rettifico: se lo riconsegniamo da soli facendone a meno...allora quanto il bisogno di una quotidianità serena, il bisogno di "portare il pane a casa", della certezza del sostentamento, del soddisfacimento dei più elementari bisogni e diritti...quanto sottrae energie ed attenzione a tutto il resto? Quanto ci spinge a "non aver tempo" per i nostri diritti, quanto a lasciar che siano altri a scegliere...quanto ci porta lontano dai nostri sogni, valori, ideali?
Intanto soldi ed occasione sprecata, soldi per un'inutile consultazione e l'occasione sprecata per dire che siamo vigili e attenti, interessati al futuro, qualunque fosse la vostra scelta di voto, il segnale che siamo un popolo attivo e che dice la sua! Popolo sovrano!

Gabriella Dell'Aria

Terra

Immagina un po' me, 
me con i miei anni 
con i miei amori.
Immagina me
con la mia pelle,
con le risa e con la rabbia 
immagina un po' me
che mi guardo e che ti chiedo 
che vuoi fare.
Tu pensi di domarmi, 
di piegarmi?
Io son la Terra e sono madre,
di quelli uguali a te
e dei diversi!
Madre!
Già questo può bastare!

Gabriella Dell'Aria 
Tutti i diritti riservati 

mercoledì 13 aprile 2016

Un giorno la vita..

Un giorno la vita venne a trovarmi, mi scovò  in un angolo, seduta sul pavimento ginocchia contro il petto...da quanto ero lì?! Guardavo scorrere le scene giocando a bordo campo, seguivo le corse del pallone che a volte mi sfiorava, altre mi ignorava, altre ancora mi arrivava addosso con forza e violenta determinazione. Da quanto non ero nella mischia? La vita abbassò la testa cercando il mio sguardo, si mise di lato,  fletté di più il busto...non si parò davanti dapprincipio, curiosa cercava di capire mentre io continuavo la mia parte tra ruoli giocati, visti ed altri sognati...forse sognavo troppo? Avevo i miei ideali e i miei principi, soffrii ogni volta che li calpestai per far contenti altri,  amai, piansi, risi...
La vita cominciò a suonar chitarre, trombe e poi tamburi...infine si pose lì davanti, tutta parata a festa e poi mi chiese...chiese senza chiedermi davvero... "E adesso?  Adesso che vuoi fare?". Tutte le mie domande e le risposte che sapevo si affollarono e fecero la fila sgomitando solo un poco, troppo ben educate per com'erano e troppo intelligenti per affollarsi inutilmente, si posero tutte in fila, silenziose. Ed io alzai gli occhi su quella sfrontata che osava  pararsi lì davanti : "Allora, che facciamo? " e porse la sua mano...e porge la sua mano. Un attimo la guardo e poi la prendo: "Vita mia, bella e colorata vita! Mia vita pien d'Amore e dei suoi doni! Vita mia bella, Amore dell'Amore; vita che mi hai portato doni immensi! Vita che sei la mia!" 
"Allora che vuoi fare?"
"Vivere, Amare!" ...sorrisi "Andare"
E andammo...e andiamo!

Gabriella Dell'Aria 
Tutti i diritti riservati

lunedì 11 aprile 2016

Noi

Una goccia mi scivola sulla pelle,
una lacrima che si poggia sulla clavicola
seguita da poche altre,
si uniscono
diventano una...
e scende calda e leggera
segue il profilo del seno 
tentenna, riprende...
si spegne.
Tu dietro di me mi cingi la vita,
le mie mani intrecciate alle tue,
il viso caldo sulla mia spalla.
Mi baci, mi guardi 
e ancora non ci credi.
Impercettibilmente tremi. 
Mi stringi dolcemente,
mi sfiori,
mi ami. 

Gabriella Dell'Aria 
Tutti i diritti riservati 


giovedì 7 aprile 2016

Silenziosa

Questa notte è una buonanotte silenziosa
una di quelle in cui parlano i pensieri,
le domande sempre uguali
per cui cerchi una risposta
saranno lì domani e l'altro ancora,
quelle che non affronti,
quelle che analizzi e non rispondi.
Notte di silenzio appariscente
ancor più silenzioso perché
nella quiete
tu chiedi e tu rispondi.
Notte di sogni,
notte di speranze e di promesse,
notte di quello che sarà domani...

Gabriella Dell'Aria
Tutti i diritti riservati