Eccoci qua come ai tempi della scuola dinanzi una pagina bianca e l'incertezza, l'amletico dubbio: COME INIZIARE? Sicuramente voglio dirti CIAO, che tu sia casualmente transitato di qua o già mio amico, qualunque sia il tuo pensiero, la certezza di questo saluto ce l'ho.
Di certezza ne ho anche un'altra, se sono qui, se ho deciso di "mettere in rete" parte di quello che scrivo è proprio per arrivare da te, per il desiderio di comunicare e condividere insito nell'essere umano, perché ho deciso di "tirare fuori dal cassetto i miei fogli" ed esporli alle tue critiche, al giudizio che se vuoi puoi lasciare sotto ogni mio post, per incontrare e conoscere amici.
In questo blog troverai alcune poesie, racconti brevissimi che durano il tempo di alcuni "morsi" ad un frutto, la sfida mia personale a Flaubert, una storia da "prendere un morso per volta": terza certezza... e dire che a me ne sarebbe bastata una! Ho cominciato; così adesso spero di rincontrarti al più presto.

Gabriella

domenica 28 giugno 2015

La piantina.

Un giorno la piantina che voleva diventare un grande albero si guardò:
- Finalmente ho capito, sono una piantina, non posso diventare un grande albero, non ne ho la struttura. ;)


"La piantina ha capito che ogni cosa, ogni esistenza è meravigliosa, che essere una piantina è bellissimo, che lei è bellissima! Si, ha accettato di essere una piantina! Che non è nel futuro di tutti essere un grande albero, che ogni pianta è indispensabile ed ha il suo ruolo... ha deciso di vivere la sua vita per quello che è! E di certo è degna di essere onorata!"

E ti sembra poco? La piantina ha accettato se stessa! 

Ma mentre lo scrivo avverto che in fondo, anche se ha accettato, continua a guardare in alto, a cercare di spingere le foglioline, ogni parte di se esposta all'aria...a cercare di arrivare ancora di più vicina alla Luce... e quasi piange sentendosene un poco più lontana. Ma la Luce le si avvicina e la consola, nessuno è lasciato indietro, nessuno lontano dalla LUCE. Lei continua a piangere... io non so il perché... forse di commozione, di liberazione, forse di ringraziamento! 

Eppure lei continua a pensare che vuole conquistare la sua parte di Luce, che vuole stare più vicina alla Luce... potrebbe arrampicarsi su un albero, il grande albero che le sta vicino insieme ad altri, insieme ad altre piante, ad erba e cespugli... l'amico la guarda, sposta un poco le fronde... le fa notare che dovrebbe strappare le sue radici... lei non è un rampicante.

Piange, la piantina piange ancora, adesso è un po' spaventata. 

Tutti si spostano quel tanto che basta e i raggi del sole arrivano diretti e caldi...la piantina li respira, ha pianto solo perché ne sentiva la mancanza ma in realtà è tutto giusto, appropriato, mancanza non c'è; allora ringrazia...Dio, il Creato... ma il suo pianto aveva anche un altro motivo... in quella dimensione credeva di avere limiti e confini stretti che in cuor suo non le appartengono... ma essere piantina non limita i sogni e le aspirazioni, non limita i desideri e le possibilità...la piantina vuole volare, ridere, cantare, danzare e respirare... la piantina vuole vivere, lei vuole Amare! 

Strizza l'occhio, sembra soddisfatta ma io so cosa intende... lei pensa che dovrei finire scrivendo così:
"E chissà! Magari un giorno ci riesco davvero a diventare un grande albero!" ;) 

Sorrido, la chiamerò "la piantina delle possibilità"!


Buonissima domenica :) 

domenica 21 giugno 2015

Tornare, ritornare...

Da qualche giorno il desiderio di tornare a questo mio spazio e agli amici di blog si è fatto più forte, eppure essere di nuovo qui a scrivere mi provoca una strana sensazione, forse non è solo per il blog ma per lo scrivere in genere, desiderio e nostalgia! Ultimamente ho ripreso a scrivere. mi capita di pensare a come, un tempo, fluivano leggere le parole, a come si scrivevano "da sole", questa è la sensazione che mi davano, nascevano e si collocavano sul foglio, tra i tratti d'inchiostro... ora sono al pc, ma di certo carta e inchiostro mi appartengono di più, è come se fossero più personali, più vive... scrivo su carta e ricopio... non per questa introduzione! Mi guardo intorno e mi chiedo: di cosa scrivo?... ma vorrei parlar d'Amore. Alla fine è sempre di lui che si parla. Amore  ricambiato, che manca, amore genitoriale, o quello per la vita, la natura... sempre Amore... si chiama sempre amore: quindi che io scelga di parlare di immigrati, di problemi sociali in genere, di politica o di innamoramento... parlerei sempre e comunque di Amore! Amore che c'è o che non c'è, ma anche amore a metà... Ed è quello che farò! In una veste o nell'altra, o forse in tutte insieme, mescolate e miscelate.

Amore strappato
Amore che manca
Amore non c'è più!

E vorrebbe crogiolarsi,
crescere,
in mancanza d'abbracci,
in ricordi
non ricordati.

E Amore che non c'è
Amore che non parla
Amore inascoltato!

Ma quello non è amore

e dove non c'è gioia
amore manca.
E tutto è trasformato
in un inno alla mancanza:

Amore che ti sogno,
Amore dove sei,
Amore scivolato!

E Amore da lontano 
guarda e grida:
Se solo la smettessi,

se solo tu guardassi,
se a me tu permettessi,
anzi,
se permettessi a te,
tu sola a te soltanto
di starmi ad ascoltare...
la luce e l'incanto
lo scintillio vedresti
con l'anima e col cuore
perché respiri amore.

E amore che m'abbraccia,
Amore eccomi qua,
Amore ritrovato!

Ma lui non se n'è andato,
Amore è sempre qua,
Amore ritrovato!

E Amore canta e parla,
nei germogli
delle piante
tutt'intorno,
in un cucciolo
che nasce,
in uno abbandonato
che ne chiede,
nelle mani
con i palmi verso l'alto,
nei fiumi ora rossi di dolore
Amore piange,
Amore ama più forte.

Ed io in tutto questo
sto evitando di guardarmi.
Amore aspetta me,
aspetta che mi guardi.

Amore dove sei?
Sei sempre stato qua!

E Amore 
Amor della mia fede
e del mio credo
Amore che sentivo
e respiravo,
nella musica che
mi attraversa il corpo
nel petto 
a volte scosso
dal singhiozzo
nei pugni delle mani
aperti e chiusi.

Ora non più,
ora non voglio
proseguir mancanza,
voglio cantar
lodar la tua presenza.

Amore in ogni cosa
Amore dove sei.

E Amore mi sussurra da vicino
son sempre stato qua
ti ho riscaldato.

Amore dove sei

mi sei mancato.
Amore eccomi qua,
Amore ritrovato.

E Amore
Amore canto
Amore ballo,
in punta
a pianta piena
in piroetta,
Amor
che tutto impregna
e n'è impregnato,
Amore ritrovato!
Gabriella Dell'Aria
Tutti i diritti riservati